LITHIA - Festa dell’oscurità - Sabbat - Il bosco delle Streghe (2024)

LITHIA
Festa dell’oscurità
21 giugno al 24 giugno

LITHIA - Festa dell’oscurità - Sabbat - Il bosco delle Streghe (1)
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Il 21 giugno è il giorno di Sole più lungo dell’anno. Il solstizio d’estate, Alban Heruin “luce della riva!”

Rappresenta l’apice e l’inizio del suo declino nei giorni seguenti. Solstizio deriva da Solstat “il sole si ferma” poiché sembra che il Sole indugi sostando prima di discendere.

Il Sole raggiunge la sua massima declinazione positiva rispetto all’equatore celeste dove inizia l’estate astronomica.

Si riceve il massimo della potenza solare. La mistica forza che unisce cielo e terra è ora più forte. Le misteriose linee energetiche solcano la superficie terrestre aumentando la loro carica energetica tramite la potenza solare.

I cristalli vengono caricati generando un forte campo energetico.

Mazzetti di erbe vengono collocati sotto il cuscino favorendo i sogni divinatori. Le erbe, timo, ruta, maggiorana, vischio giocano un ruolo di primo piano nelle tradizioni solstiziali. Si raccolgono piante aromatiche da bruciare nei falò.

I rami di vischio assumono un aspetto dorato, il famoso ramo d’Oro dei miti. Il sambuco tagliato alla vigilia del Solstizio sanguigna nelle leggende. La verbena porta prosperità. Mentre l’artemisia sacra ad Artemide sorella di Apollo, protegge dal malocchio. Si riteneva, in particolare, che l’energia solare si raccogliesse in fiori come la calendula o l’iperico, la miracolosa “erba di S. Giovanni”.

Solstizio d’estate
Casmaran, il Trionfo della Luce

L’acqua del solstizio è collegata alla luna e nel segno del cancro. Il glifo di questo segno zodiacale è composta da due segni che si oppongono, come lo yin-yang orientale, ad indicare le due metà dell’anno che si incontrano.

La rugiada nel solstizio ha poteri miracolosi, fare ricrescere i capelli, ringiovanire la pelle e propiziare la fertilità, e si raccoglieva ai primi bagliori di questo giorno. Una leggenda narra che le donne si bagnassero nude nei prati nella notte di Lithia con la rugiada.

Il Fuoco viene simboleggiato dai falò accesi. Simboli solari ed accenderli significa rafforzare l’energia dell’astro che d’ora in avanti va declinando.

Inoltre, il valore purificatorio con cui vengono scacciati gli spiriti maligni e malattie. Non va dimenticato che in questo periodo caotico di “passaggio” cosi come gli esseri umani hanno libero accesso a regni e poteri sovrannaturali, come anche le entità malefiche possono vagare indisturbate per il mondo.

La leggenda

Si narra di una lotta eterna tra due opposte divinità:

Il Re della Quercia
Il Re dell’Agrifoglio

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Il Dio della Quercia rappresenta l’anno crescente, cioè la metà dell’anno in cui la luce solare prevale sulle tenebre notturne.
Il Dio dell’Agrifoglio rappresenta l’anno calante, cioè la metà dell’anno in cui la notte prevale sul giorno.

Se in inverno era il Re dell’Agrifoglio a soccombere a Lithia, Casmaran era il Re della Quercia a dover cedere di fronte l’avversario.

Questo spiega perché i fuochi solstiziali sono accesi con il legno di Quercia. Essa fiorisce intorno a Lithia segnando il passaggio tra anno crescente e calante.

L’idea di due divinità, due Re, che combattono eternamente tra loro appare in molte culture. Nelle mitologie più antiche il signore caduto risorgeva ogni anno, in modo che la luce e l’oscurità regnassero in equilibrio tra loro.

Per questo poi si unirono i miti solari si legarono alla regalità, la vittoria dei personaggi “luminosi” è sempre definitiva e la morte di quelli “oscuri” senza appello.

La Dea

Nelle leggende dei duelli eterni dei due re appare spesso una figura femminile che rappresenta la Dea, la quale non combatte e non si schiera e non soccombe, ma costituisce un fermo tra le due figure, simbolo della Morte in Vita.

Nel solstizio anche se la terra è esuberante nella sua fertilità è, pure sempre, uno zenith transitorio in cui la natura presiede alla morte del Re della Quercia e all’insediamento del suo oscuro, ma necessario gemello.

Lith, dal nome del grano, affine di Demetra e Cerere, rappresenta un ciclo incentrato sui cereali che vivono dalla semina, fino alla morte con la falce, per poi rinascere dai suoi stessi semi.
In questo ciclo il Dio muore e discende agli inferi dove la Dea Terra lo soccorre e lo fa rinascere.

Lithia non è una festa di carattere esclusivamente maschile, in questo giorno di solstizio si onora sia il Dio che la Dea.

Pratiche di Lithia LITHIA - Festa dell’oscurità - Sabbat - Il bosco delle Streghe (3)Fonte immagine Pinterest

Pratiche di Lithia

In questo giorno si vanno a eseguire dei rituali che vanno ad onorare il Dio e la Dea.

  • Accendere fuochi augurali saltandoci attraverso, desiderando un cambiamento nella nostra vita.
  • Fare dei sacchetti composti da 9 erbe compreso l’Iperico, da porre sotto il cuscino per sogni premonitori.
  • Il 21 comprare dell’aglio per un anno prospero e la notte raccogliere un ramo di felce tenendolo in casa per aumentare i guadagni.
  • Raccogliere le noci per il “nocino”

I pianeti e zodiaco

Il Sole, simbolo del fuoco divino, entra nella costellazione del Cancro simbolo delle acque e dominato dalla Luna, dando origine all’unione delle due opposte polarità che si incontrano.

Il Sole è la parte maschile e la Luna quella femminile. Il Sole, al solstizio d’estate, raggiunge la sua massima inclinazione positiva.

Simbolicamente questo fenomeno è rappresentato dalla stella a sei punte dove il triangolo del Fuoco e il triangolo dell’Acqua si incrociano.

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Cos’è Lithia

Il tempo in cui possiamo ricevere il massimo della potenza solare. Questa elementare verità era conosciuta dagli antichi popoli che pare fossero a conoscenza che le Ley Lines, le linee geomantiche, aumentando la loro carica energetica tramite la potenza solare.

Nell’antica Grecia i due solstizi erano chiamati “porte”:

Porta degli uomini
Porta degli Dei

La porta degli uomini è quello estivo. Qui si entrava nel mondo materiale della creazione.
La porta degli Dei è quella invernale. Si entrava nel regno divino e soprannaturale.

Il solstizio si colloca in quel confine che separa la crescita dal declino, la manifestazione, dalla non manifestazione. La mezza estate cosi conosciuta nei paesi anglosassoni dove il sogno e realtà si fondono.

Si raccolgono piante aromatiche da bruciare sui falò solstiziali, piante che danno poco fumo ed hanno un buon aroma, come il timo, la ruta e la maggiorana.

In questo periodo assumono rilievo i due elementi primordiali del Fuoco e dell’Acqua, contrapposti, ma pur sempre complementari, simboleggiando il primo dei poteri della divinità maschile e la seconda quelli della divinità femminile.

Nell’astrologia il solstizio d’estate era simboleggiato dall’unione di Sole e Luna, in cui i due astri spargono le loro energie sul mondo.

L’acqua del solstizio è appunto direttamente collegata alla Luna. Nelle celebrazioni solstiziali, l’acqua, è rappresentata dalla rugiada, a cui sono attribuiti poteri miracolosi, da qui l’usanza di raccogliere all’alba, la rugiada depositata su fiori e piante, condensato di energia solare e lunare.

Celebrare Casmaran – Lithia

In questo solstizio occorre raccogliere le erbe del solstizio e conservarle come portafortuna. La pianta sacra del solstizio d’estate è l’iperico.

L’iperico raccolto a mezzogiorno del solstizio. Le radici raccolte a mezzanotte cacciano via gli spiriti maligni. L’iperico va appeso sulle porte per proteggere le abitazioni dagli spiriti malvagi, e il suo nome greco Hyperikon significa appunto “proteggere” o “sconfiggere un’apparizione”.

Com’è nella tradizione bruciare 9 ceppi nei fuochi di Beltane, è anche costume tipico, lanciare 9 tipi di erbe nel fuoco di Lithia.

Le erbe sono:

  • Iperico
  • Ruta
  • Verbena
  • Vischio
  • Lavanda
  • Timo
  • Finocchio
  • Piantaggine
  • Artemisia

Il giorno della divinazione e delle magie domestiche, dei piccoli e grandi riti protettivi legati all’elemento fuoco.

Per celebrare Lithia – Casmaran possiamo fare cose molto semplici.

  • Alzarci all’alba e osservare il Sole che spunta, meditando sulle sue qualità e sul destino. La massima forza coincide con l’inizio del suo declino
  • Bagnarci con la rugiada solstiziale
  • Accendere un piccolo falò nel nostro giardino la vigilia del solstizio
  • Organizzare un banchetto

Possiamo anche celebrare ritualmente questo momento con una veglia che inizia al tramonto, in fondo è la notte più breve dell’anno!

All’aperto si può tenere acceso un piccolo fuoco. Oppure accendere le candele rosse o dorate. Meditare sui significati di questa festa, ascoltare o suonare musica, leggere poesia, magari in compagnia dei nostri amici.

Al momento dell’alba possiamo salutare il Sole recitando:

“Salute a te Sole
Nel giorno del tuo trionfo!”

Sentiamo l’energia solare che pervade il mondo. Possiamo anche fare offerte di vino e di dolci.

Giano Bifronte

Antica divinità italica fra Passato e Presente

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Restando in ambito italiano, ma andando più indietro nel tempo possiamo rifarci alla Tradizione romana, e nella nostra grotta porremo un’effige di Giano, il Dio Bifronte, simbolo delle Porte Solstiziali.

Il Dio regge in mano la Chiave dei Segreti e poggia su due globi, ovvero sui mondi dei quali è custode.

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Giano, una delle pochissime divinità autoctone, il suo nome vuol dire “passaggio” e nell’antichità presiedeva a tutti gli inizi e i passaggi delle soglie. Sarà dunque la divinità che tutela gli adolescenti, i diplomanti e laureandi, tutti gli studiosi.

Presiede le nozze, le nascite e l’avvio di nuove attività, assisterà i discepoli in procinto di essere iniziati e tutte quelle attività e categorie soggette di passare da una condizione a un’altra sia in senso materiale che sia in senso spirituale.

Mettete ai piedi di Giano:

  • Una ruota
  • Una chiave
  • Un bastone
  • Un ponte in miniatura
  • Una candela gialla o dorata

I sacchetti

Accendere una candela bianca, dell’incenso solare e dell’alloro, quindi cominciate a mischiare le erbe in senso orario all’interno della ciotola recitando la seguente formula:

“Oh Titania leggiadra, delle fate graziosa regina!
Oh Oberon fiero, di elfi e folletti potente signore!
Io invoco la vostra presenza
per benedire codeste erbe
infondete su di esse il vostro potere
e la vostra grazia, affinché sia
esaltato il loro potere.
Siano esse per le chiavi d’accesso
alla magia
e alla conoscenza dei mondi!
Cosi voglio, così è!”

Mettete le erbe in dei sacchetti che ritornino il tema di Lithia, ovvero l’incontro tra luce e tenebra, al sorgere della luna mettete fuori la rugiada oppure dell’acqua piovana raccolta in luna piena con dentro i sacchetti con le erbe e recitate:

“con il favore di Titania e Oberon
Sovrani degli esseri elementali, protettori delle erbe
veicoli e rappresentanti del gioco
degli opposti che in questo giorno
ha epilogo e inizio,
io (dire il vostro nome magico),
offro queste erbe alla luna
perché le nutra della sua luce
e le arricchisca del suo potere,
cosi voglia, così è!”

Lasciate la rugiada e le erbe esposte per l’intera notte. Il mattino dopo togliete i sacchettini dalla guazza, filtratela e imbottigliatela. Lasciate le bottigliette e i sacchetti al Sole recitando:

“Consacro queste erbe e la guazza con esse ottenuta
a Belenos (o altra divinità corrispondente)
perché siano esse fecondate dalla luce
e mi aiutino e guidino
nel mio sentiero e nelle operazioni magiche
che realizzerò. Amen!”

Lasciate asciugare i sacchettini, quindi riponete le erbe in barattoli di vetro e la guazza in un luogo fresco.

Inno di Meiosaminos (galeico) Inno di Mediosaminos (italiano)

Fàilte ort fhéin, a ghrian nan ràth Salve, Sole delle stagioni,
ag siubhal ard nan speur. tu che cammini nei cieli alti.
‘S do cheumaibh treun air Coi tuoi passi forti
Sgéith nan ard, sull’alto vuoto,
‘S tu mathai àigh nan reul. Sei la madre gioiosa delle stelle.
‘S tu ‘laigheadh sios an cuan Discendi nell’abisso della
Na dith distruzione
Gun díobhail is gun senza soffrire danno o nocumento,
‘S tu ‘g éirigh suas air stuagh na síth t’innalzi dall’onda calma
mar ríoghain òg fo bhlàth. come una giovane regina in fiore.

Altare del Fuoco

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L’altare è in pietra, ornato con fiamme stilizzate in spirali, circondato dalle pietre decorate allo stesso modo. Rafforzando l’elemento “Fuoco”, si crea un “cerchio magico” nel quale si muove l’energia teurgica invocata rendendo il luogo sacro.

La poesia deve descrivere i collegamenti mitologico rituali delle singole erbe e le loro proprietà medicinali.

Una volta disposte tutte le erbe, il Druido innalzerà un’invocazione a Belenos, Dio solare della medicina, simile alla seguente:

“Belenos, radioso Signore che
porti salute e prosperità sulla terra
e presso tutti i suoi abitanti.
Invochiamo la tua presenza
in questo luogo.
Ti preghiamo, luminoso Belenos
affinché tu benedica il nostro
raccolto e queste erbe portino
ancora salute e benessere alla comunità.”

Il mattino dopo prendere una porzione delle ceneri dei falò e con queste nutrirà la terra. Un tempo erano lanciati tizzoni ardenti nei campi durante la notte con grande rischio di incendio. Tuttavia la cenere ha un effetto fecondante e protettivo altrettanto potente, ma meno rischioso.

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